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Channel: KeVitaFarelamamma | Che vita fare la mamma tra emozioni, letture e lavoretti per bambini
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Cara "sorella/figlia" mia...

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Viviana e Diletta - 1992
Ricordo ancora quando mia madre mi diede la notizia. Avevo 13 anni, quasi 14: "Viviana, tu lo sai cosa vuol dire quando non viene il ciclo?". 

Certo che lo sapevo ma non avrei mai immaginato. Ero così concentrata sulle "mie cose da adolescente" che non avevo avuto nessun sentore. Una vera sorpresa. Non ricordo bene quale fu la mia reazione. Probabilmente avrò borbottato qualcosa di incomprensibile, comunque ero felice e ho atteso per 9 mesi l'arrivo della mia sorellina in compagnia di mio fratello, allora 9enne.

La notte in cui nacque avevo la febbre (il 19 gennaio) e, nonostante tutto, volli andare all'ospedale per vederla.
L'infermiera (nonché cara amica di famiglia:)) uscì dalla sala parto con il fagottino in braccio: due guanciotte enormi e due occhi grandi azzurri ci guardavano incantati. Amore a prima vista!


Diletta. 


Non potevamo che chiamarla così la bambina arrivata nella nostra famiglia per arricchirla ancora di più. La sua venuta ha cambiato tante cose, tra cui la casa che è stata ristrutturata e modernizzata per creare nuovi spazi e la nostra cameretta: io avrei diviso la mia camera con lei


Diletta e Bimbuzza - Natale 2014
Essendo 14 gli anni di differenza, posso affermare con certezza che lei per me è stata come una figlia. Quando ho avuto la mia Bimbuzza sapevo già tutto (a parte la gravidanza e il parto): sapevo maneggiarla, vestirla, cambiarle il pannolino, cullarla, farle il bagnetto, consolarla, eccmi è sembrato di accucciare tra le braccia la mia seconda figlia. All'inizio chiamavo Bimbuzza perfino Diletta! 

D'altronde si somigliano, no?!

Stava sempre con me, me la portavo anche in comitiva: la prima volta aveva 3 mesi ed io tutta fiera la mostravo agli amici che se la spupazzavano tutta.
Mia madre si fidava molto in effetti!

È come se ci fosse stata sempre, averla con noi che eravamo già grandi (io e mio fratello), ha solo migliorato la nostra vita. Non ricordo momenti di gelosia o simili. 


Per me era...la mia bambina. 


Estate 2014
La tenevo sul mio letto, accanto a un grande peluche (il topone), mentre facevo i compiti; sulla sediolina in bagno mentre facevo la doccia; la vestivo e preparavo per uscire e lei era tutta contenta, mentre piangeva come una matta se uscivo sola e non la portavo con me.

Oggi è una ragazza di 22 anni ed è bello vedere che con mia figlia fa le stesse cose che facevo io con lei. Stessi atteggiamenti, stesso modo di fare e di parlare, di gestire le situazioni, di farle i capelli, di vestirla, di portarla in bagno con lei...
Mi fa un effetto particolare perché in lei rivedo me alle prese con una bambina: lo stesso modo di amare.

Purtroppo non possiamo vivere tanti momenti insieme perché siamo lontane: lei oggi è una ragazza che studia a Roma e lavora nello stesso laboratorio in cui ha svolto la tesi. 




La laurea di Diletta
E' una ragazza molto brava e determinata. Vivendo sola, studiando e lavorando sta dimostrando che in fondo...non è la bambina viziata che tutti dicevamo. Sapete com'è no? la piccola di casa...accontentata sempre in tutto, da noi fratelli per primi, tanto che ancora oggi mi piace viziarla un po'...(nostro fratello può dire lo stesso!!!).

Quando sono andata via di casa per studio e lavoro, lei era ancora una bambinetta di 11 anni. 

Ricordo con strazio la mia separazione da lei, le telefonate e i messaggi via MSN che ci inviavamo ogni giorno. Conservo con cura le mail e le cartoline virtuali che lei mi inviava (le ho stampate).
Oggi continuiamo a sentirci ogni giorno e se capita che per qualche motivo non possiamo, ci sembra troppo strano tanto che il giorno dopo ci scriviamo subito: ma ieri non ci siamo sentite!!!



Una delle sue cartoline virtuali - 2004
Potrei continuare all'infinito a parlare di lei e del nostro rapporto...ma dirò solo questo, in risposta al regalo di Natale che mi ha fatto quest'anno: l'Angelo della THUN con la parola AMICIZIA e un biglietto strappalacrime in cui mi ha scritto che, si, siamo sorelle ma che prima di tutto io sono la sua migliore amica.

Credo sia la cosa più bella che una sorella possa sentirsi dire, soprattutto se proviene da una sorella quasi figlia e per la quale si sente un sentimento e un amore sconfinati, come quelli che si provano per i figli.

Ti voglio bene, Diletta mia. Potrai contare su di me sempre, lo sai. Non potrei mai vivere senza di te.


Il regalo di Diletta - Natale 2014

Tua Vivy alias Kekka, come mi chiamavi da bambina:)

Rimedio naturale per la tosse secca...buono anche per i bambini!!

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Mister G è di nuovo malato anche se in formula più soft dell'ultima volta: febbre più bassa e tosse secca.

Le notti scorrono tranquille perchè uso il rimedio della cipolla di cui vi  avevo parlato in questo postma rimane da risolvere il problema durante il giorno: quando era successo a me avevo preparato una tisana aglio e limone, dall'effetto quasi immediato ma dal sapore "difficile" anche per un adulto, figuriamoci per un bambino.


Grazie al consiglio di un'amica ho preparato un composto di miele e limone che ha davvero un buon sapore e che, se somministrato più volte al giorno, dà buoni risultati.

La preparazione è semplicissima: mettere in un bicchiere un cucchiaio di miele e spremere un quarto di  limone, girare velocemente i due  ingredienti e somministrare più cucchiaini al giorno.

L'effetto calmante arriva dopo poche ore, sparisce ben presto anche la sensazione di secchezza orale. Naturalmente ho testato anche su di me l'effetto.

Per semplificare la somministrazione metto il bicchiere sul mobiletto basso in salotto, dove di solito mister G sta a giocare..così ogni tanto va da solo a prendere un cucchiaino di "medicina magica"come la  chiama lui. Il sapore è davvero piacevole, il limone con la sua asprezza smorza un po' il sapore zuccherino del miele..davvero un'ottima soluzione.

Da provare! La natura ha un sacco di risorse da esplorare..e noi non aspettiamo altro. ;)

Francy

Evviva i libri, un libro sui libri per bimbi da 0 anni in su

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Books always everywhere"Evviva i libri!" di Jane Blatt - illustrazioni di Sarah Massini-Edizioni Gribaudo



Un libro può essere qualsiasi cosa: una sedia, una torre, un cappello… ma la cosa più bella di tutte è il gioco di leggerlo insieme ai genitori e agli amici.”

Questa è la frase nella copertina posteriore di “Evviva i libri”, un meraviglioso libro per bambini che esprime con poche parole e molte immagini, gioiose e tenere, il valore dei libri.
libri bambini 0-3 anniPagina dopo pagina, risponde a tutte le domande che un bimbo potrebbe farsi sui libri, dalle più concrete alle domande di senso.

Che dimensione può avere un libro?
Ci sono libri grandi come elefanti e libri piccini come topolini.

Come si usa un libro?
Per i bebè il libro è un gioco, può essere anche una casetta o una sedia o un cappellino! 
E in fondo che male c’è a usarlo per giocare? Lo vedo con mio figlio piccolo: prima si avvicinava ai libri come fossero stati giocattoli o dolcetti da rosicchiare, poi ha cominciato a sfogliarli ed ora, a 18 mesi, è sempre più attento nell’ascoltare la lettura ad alta voce.

Ma permettetemi anche un tipo di lettura “metaforica”: il libro ben può essere, specie per noi adulti, una “casetta” intesa come saldo riparo psicologico nelle vicende della vita o “una sedia” nel senso di oggetto che ci fa riposare (la mente, in  questo caso) o un cappellino, di quelli che abbelliscono il contenuto della testa.

Quali generi di libri esistono?
Ci sono i libri di paura ma pure quelli per giocare, quelli ideali per farci compagnia nei giorni di pioggia e quelli da  far abbronzare con noi al mare.

L’importante è che i libri ci siano sempre e ovunque. “Books always everywhere”, in effetti è l’efficace titolo originale di questo libro.

E se un libro regalato è prezioso, un libro condiviso è un tesoro inestimabile!

A casa mia adoriamo questo libro sui libri, una dolcissima #letturadellabuonanotte che ci fa ridere e riflettere e fa bene a piccini e grandi.

Che ne pensate?



Ketty

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Questo post partecipa all'iniziativa il "Venerdì del libro" di Homemademamma

Un Carnevale tutto da costruire

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Anche quest'anno partecipiamo al consueto appuntamento organizzato dall'Associazione del Carnevale del nostro paese: i laboratori per costruire insieme maschere e carri per i nostri bambini.

Lo scorso anno è stato all'insegna di Peppa Pig, quest'anno Frozen (mi fa ridere il fatto che il Carnevale vada di pari passo con le feste di compleanno che ho organizzato per la mia bambina: 3 anni - 4 anni...sarà un caso??).

La nostra partecipazione ai laboratori non è niente in confronto al lavoro svolto dal Team di persone che da mesi si impegna, anche fino a tarda sera, per questa manifestazione che coinvolge l'intero paese e rende lieto il Carnevale dei bambini.




Non in tutti i paesi vengono organizzate le sfilate dei carri: noi siamo orgogliose di dire che nel nostro si e che per fortuna non sono svaniti la voglia e il  piacere di fare, nonostante tutti i problemi organizzativi ed economici che comunque ci sono.

Per partecipare ai laboratori, durante i quali i bambini giocano e fanno piccoli lavoretti a supporto dei genitori, sono invitate le scuole materne e primarie: si può scegliere il proprio tema e personaggio (non c'è solo Frozen, attenzione!!! ma anche l'ape Maya!!!) e ci si mette al lavoro.


Ammetto che, dopo l'esperienza dell'anno scorso, ero in attesa di questo appuntamento perché, oltre a rappresentare l'opportunità per me e bimbuzza di trascorrere qualche ora insieme in compagnia e creatività, è anche un modo per rendermi utile e partecipe (per quanto possibile) ai bisogni e alle iniziative del paese.



I bambini giocano intorno a mamme alle prese con le forbici e la colla a caldo; le mamme chiacchierano, si confrontano e fanno nuove amicizie.
Ci sono anche momenti di caos e confusione dove si perdono i pezzi di stoffa o si perde il conto dei vestiti in fila alla macchina da cucire...Ma si ride sempre e non ci si perde mai d'animoIl risultato??? Intanto ecco le foto dello scorso Carnevale...in attesa delle sfilate di quest'anno. Il tempo ci ha sempre assistito e non c'è stato nemmeno tanto freddo.
Quest'anno chissà...In ogni caso stiamo già trascorrendo dei pomeriggi colorati e brillantinati:)))

Vivy
Carnevale 2014


Carnevale 2014
Carnevale 2014



Carnevale 2014




Lavoretti di Carnevale a tema Frozen: borsa porta coriandoli e fiocchi di ghiaccio

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Borsa di Elsa - Frozen
Premessa: Frozen va bene sempre e non solo a Carnevale. I lavoretti che abbiamo realizzato possono essere creati in ogni momento dell'anno, a seconda dell'ispirazione e delle necessità. Per es. io e bimbuzza ci siamo sbizzarrite per il suo 4° compleanno a tema Frozen e non potevamo non continuare a farlo per Carnevale.

Il personaggio Elsa, in particolare, ha spopolato superando persino la Barbie, da una recente indagine consultabile quiE' innegabile, è un film davvero bello che piace tanto anche agli adulti.  E' vero anche che probabilmente "non se ne può più" e che siamo sommersi da proposte di merchandising per ogni cosa...ma si sa! Non dimentichiamoci la Peppa, no? Finalmente dopo tanto rosa...abbiamo anche qualcosa di azzurro e bianco nelle nostre case e soprattutto una storia che pone al centro l'amore tra sorelle (Elsa ed Anna).


Ma veniamo ai lavoretti di Carnevale! A parte il laboratorio a cui stiamo partecipando per le sfilate nel nostro paese e in cui ci sarà (ovviamente) il carro di Frozen, ho deciso di fare qualche lavoretto con la mia bimba a casa, per impreziosire ancora di più l'abito che indosserà alle sfilate sul carro.

L'abito di Elsa lo abbiamo già, come anche la parrucca.
Problema: poiché le sfilate saranno all'aperto per il paese e se anche ci sarà il sole probabilmente farà freddo, come fare per non fare morire di freddo bimbuzza e non coprire l'abito con il giubbotto sopra? Anche se abbiamo preso la taglia più grande, l'abito è comunque aderente ed è impossibile mettere sotto qualcosa di pesante.

Per fortuna abbiamo una pelliccia bianca (colore della neve, no?) che sopra l'abito fa la sua figura.
Il mantello lo attaccheremo sopra la pelliccia con delle spille ma...abbiamo deciso anche di decorarla con Fiocchi di neve di cristallo che potranno adornare anche la parrucca con la treccia.

Li abbiamo realizzati, prendendo spunto da Pane, Amore e Creatività e sono davvero facili da fare:

- ho stampato i fiocchi di neve, dopo aver scaricato l'immagine su google. Per irrigidirli, ho attaccato il foglio su cartoncino da 200 grammi;
- dopo averli ritagliati, la mia bambina si è divertita a cospargerli di colla e poi tuffarli su polvere brillantinata azzurra e bianca;
- dopo aver lasciato asciugare i fiocchi, si posso attaccare alle mollettine.

Abbiamo poi creato la Borsetta Frozen porta coriandoli (e oggetti in generale) per la quale ho preso spunto da idee scovate su Pinterest. 
Ho così imparato a fare il Tutù:) Ecco qui un semplice tutorial, se vi interessa.

Adesso vi mostro come ho realizzato quella di Elsa...In seguito vi posterò quella di Anna, versione più piccola porta cellulare (per me).
Importante: niente ago e filo. SOLO colla a caldo.

- Ho creato la struttura principale (quella che conterrà i coriandoli) con il pannolencio celeste. Ho deciso la larghezza che desideravo, facendo delle prove, e l'ho chiuso incollandolo ai lati e sotto. In questo modo ho ottenuto una sacca aperta in alto. L'ho poi voltata al contrario, per nascondere le parti incollate all'interno della borsa;


- Ho preparato il tutù, come da tutorial, alternando tulle bianco, celeste e argento su un nastro azzurro. Si tagliano tante strisce strette e lunghe di tulle e si annodano al nastro. Ho fatto in modo che fosse coperto di tulle il nastro necessario ad avvolgere l'intera borsa.

- Ho incollato con la colla a caldo il nastro col tulle, all'altezza giusta per coprire l'intera sacca. Ho poi impreziosito il bordo da cui partivano i nodi del tulle con un nastrino argentato particolare (in merceria si trova di tutto!!!).
- Ho rifinito il sopra della sacca con un altro nastro particolare e ho poi realizzato il fiocco con una spilla che ho attaccato di lato. Ho usato un'immagine di Elsa cartonata (di un gioco che ha mia figlia) e ho attaccato il nastro argentato ai lati, creando una cornice.
Con un altro nastro ho realizzato un fiocco e al centro ho attaccato la spilla creata.
Anche questa è stata attaccata con la colla a caldo.

- Per rendere più comoda la borsa a mia figlia, invece del manico (che sarebbe stato meglio), le ho fatto la tracolla, usando un nastro più largo e spesso che mi ha consigliato la merciaia per l'uso che volevo farne. L'ho abbellito con le pailettes argentate e l'ho attaccato ai lati.


Risultato: una borsa che, non vi nascondo, metterei ogni giorno anche io per andare a lavorare...ahaha! 

Se avete Pinterest e vi va di curiosare un po', ecco qui i modelli a cui mi sono ispirata.

Che ne dite?

Vivy



Un gioco per disegnare: #Magic Sticker

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Avevamo già da qualche tempo in casa questo nuovo gioco per disegnare che ci è stato inviato appositamente da Magic Sticker per testarlo, ma solo adesso mio figlio si è cimentato nel provarlo.


Tendenzialmente è molto refrattario alle novità, soprattutto quelle che riguardano le sue attività preferite, fra queste c'è sicuramente il disegno.

Intanto vi spiego che cos'è, niente di più semplice e intuitivo: un pannetto bianco con un lato gommato, che servirà per appenderlo ovunque, e uno in microfibra che invece sarà il nostro "foglio bianco" su cui creare  le nostre opere.

Nella confezione ci sono 6 pennarelli lavabili (e proprio questo è il bello...), il disegno sul pannetto infatti, dopo essere stato attaccato dove si vuole, si può sciacquare sotto l'acqua e..magia torna perfettamente bianco, pronto per una nuova avventura di colori.




La titubanza di mio figlio treenneè stata legata al materiale diverso su cui si trovava a disegnare: una stoffa morbida al posto della usuale carta. La sensazione tattile è ovviamente diversa e inaspettata, diciamo che all'inizio è stato un po' frenato..come vi dicevo fa parte proprio del suo carattere...magari anche di quello di altri bambini..

Quando poi è partito..chi lo fermava più?? Hanno preso forma sul pannetto tanti oggetti e poi immancabilmente anche la mamma ( è sempre emozionante vedersi ritratte dalle piccole mani dei nostri bambini, no??)

Le opere sono state attaccate prima in salotto e poi in cucina sul  frigo, ho usato il plurale perchè di disegni ne ha fatti due, infatti dopo aver lavato il pannetto il tempo di asciugatura è veramente brevissimo! Ho notato che per velocizzare la fase di lavaggio è meglio usare acqua tiepida. Non importa strofinare vigorosamente,  basta appena un po' e vedrete scomparire subito il disegno.


Insomma, l'ho visto preso da questa attività diversa dal solito e piacevolmente colpito dal fatto che tutto sparisse sotto l'acqua per poi essere ricreato..sempre lì, sulla stessa base di lavoro.

Di dimensioni modeste, 19cmx19cm, è comodo anche da trasportare in borsa della mamma per farlo vedere agli amici o alla nonna..la nostra lo vedrà domani e far stupire anche loro  con questo magico effetto speciale.

Un buon gioco per sganciarsi ogni tanto dalla quotidianità dei disegni e divertirsi con semplicità.
Bell'idea!

P.S Si possono usare anche altri pennarelli, basta che siano lavabili.

Francy

Inglese per i bambini: divertiamoci con #HelenDoron

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inglese per bambiniUno degli appuntamenti preferiti della settimana di mia figlia è la lezione di inglese.

Ma come…“ potrà eccepire qualcuno “.. a quattro anni anche la scuola d’inglese?”
Non carichiamo i bambini di impegni!” esclamerà qualcun altro.
Vanno già all’asilo tante ore, lasciamoli giocare..” ecc. ecc.  

Ed è qui la sorpresa: il corso d’inglese è un gioco!

Il metodo delle scuole Helen Doron è creato da esperti pedagogisti, su misura, per i bambini a partire dall'età prescolare.
Il percorso di apprendimento si fonda sui pilastri: ascolto, gioco  e imparo.

Tutto nasce dalla scoperta che i bambini hanno il cosiddetto “orecchio musicale” cioè una straordinaria capacità di riprodurre i suoni assolutamente e fedelmente.
Questa capacità , con la crescita, dai sei-sette anni, comincia ad affievolirsi ed è questo il motivo per cui occorre avvicinare i bambini all'apprendimento di una lingua straniera fin da piccolissimi, quando ancora non sanno parlare neppure l’italiano.

Lo stimolo dell’orecchio musicale del bambino incoraggia i bambini a riprodurre i suoni della lingua straniera, li aiuta a comprendere l’intonazione e la musicalità della lingua.
Che divertimento quando la mia bimba mi corregge la pronuncia o la sento canticchiare le canzoni del corso d'inglese mentre viaggiamo in auto o facciamo colazione.

Le lezioni si svolgono in piccoli gruppi di bambini coetanei, in ambienti colorati dove i bimbi sono liberi di muoversi ed apprendere la lingua non solo con l’udito ma anche col corpo, eseguendo giochi multisensoriali: i bimbi ballano a suon di canzoni in inglese, colorano, si divertono con gli stickers, fanno giochi di ruolo e seguono le storie di personaggi di fantasia che li accompagnano per tutto il corso.

Ormai Paul, Grannyfix e Flupe sono per la mia bimba i compagni quotidiani, anche perché il percorso di apprendimento prevede l’ascolto, tutti i giorni, anche solo in sottofondo, di CD contenenti testi e musica coinvolgenti.

Un altro aspetto positivo è che, diversamente da come potrebbe accadere a scuola, i bambini non sono minimamente sottoposti ad ansie da prestazione. La maestra (e noi genitori) stimoliamo senza pretendere un risultato immediato, consapevoli che la lingua, come la musica, arriva ai bambini in maniera naturale ed il suono delle parole è un po’ come quello delle note.

Mia figlia si diverte tanto con la sua meravigliosa maestra Jennifer e anch'io confesso di adorarla! 

Tra l’altro io stessa, con mio marito e il piccolino, stiamo imparando nuove parole in inglese, assistendo alle lezioni dalla finestra dell’aula e, a casa, giocando e ballando con la nostra bambina.

Insomma, è una bella esperienza per tutta la famiglia.

Per informazioni, il sito ufficiale di Helen Doron è questo: http://www.helendoron.it/


E voi che ne pensate? Anche i vostri bimbi stanno imparando l'inglese?

Ketty




Turlututù: che personaggio!

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di Hervé Tullet - Franco Cosimo Panini

Arrivate in biblioteca, li ha adocchiati subito sul tavolino e non li ha lasciati più:
- Cucù sono Turlututù
- Turlututù. Giochi di magia

Conoscevo Hervé Tullet (la nostra Francy ha descritto uno dei suoi capolavori, Un Libro) ma non avevo avuto ancora il piacere di leggere i suoi libri. Come sempre, la biblioteca è il luogo delle grandi scoperte e dove la mia Bimbuzza ama trascorrere qualche pomeriggio, sedendosi al tavolo attorniata da tanti bei libri.


"Mamma me li leggi?" Mi ha domandato con i due libri in mano.


E così è iniziato il nostro "periodo Turlututù": ogni sera, ma anche a tavola durante la cena, è d'obbligo leggerlo negli ultimi tempi!
Poiché dovremo riconsegnarli, mi sa che mi toccherà comprarglieli perché si è troppo affezionata a questo simpatico personaggio.

Onestamente, dopo averli letti la prima volta, non avrei creduto che avessero un effetto così ipnotizzante ed entusiasmante su Bimbuzza... fino a questi livelli!
Ho quindi scoperto che a mia figlia piacciono anche i libri interattivi e un po' misteriosi.

Quando li leggiamo è proprio felice e non vede l'ora di fare tutte le cose che le chiede Turlututù...soprattutto quando deve farmi il solletico al naso o tirare l'orecchio!!!

Un vero personaggio questo Turlututù!!!

Ha la faccia costituita da un unico occhio gigante, un extra terreste praticamente, dato che vive nello spazio.
Sa fare le magie e tenta di insegnarle al suo piccolo lettore.


In ogni pagina non sai cosa aspettarti: può chiederti di cantare o ripetere una formula magica per farlo scomparire e riapparire, farlo diventare altissimo più della Tour Eiffel o cercarlo dentro le scatole colorate.

Bimbuzza muore dalle risate quando lui, troppo goloso, mangia un sacco di caramelle e gli viene prurito in tutto il corpo tanto da chiedere al suo piccolo lettore una leggera grattatina. Siccome Bimbuzza soffre di dermatite atopica e si gratta, dice: "Mamma, come me!!!"

È stata una divertente scoperta per entrambe quindi non posso che consigliarlo anche a voi. Ho visto che esiste un terzo libro di Turlutuù (I Viaggi di Turlututù ) e credo che le prenderò proprio questo da tenere nella sua libreria.
Sono però sicura che, dopo aver restituito i due che abbiamo letto, li rivorrà e ci toccherà riprenderli:)

Voi lo avete letto?

Vivy

Idee per il riciclo: stampare con le patate

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timbri fai da te
Capita anche a voi di ritrovare nella cesta degli ortaggi delle patate con germogli, visibilmente invecchiate e con più rughe della bisnonna?

Il primo pensiero è: mi dispiace di non averla cotta quando era una patata commestibile. Detesto buttare via la roba da mangiare.

Il secondo pensiero è: meno male che ho il composter in giardino, ci penserà la natura a dare nuova vita alle patate spirate.

Il terzo pensiero di un sabato pomeriggio è stato: quasi quasi propongo ai
bambini un bel gioco di riciclo creativo con le patate vecchie.

giochi con le patate
Lo facevo spesso quando ero bambina, era il gioco dei timbri fai-da-te con le patate.
E i bambini, si sa, sono affascinati dai timbri.



Esecuzione
Scegliere una patata con una forma ovale piuttosto regolaree tagliarla a metà. Il taglio deve essere netto e dritto.
Prendere metà patata e disegnare sulla stessa la forma desiderata incidendo leggermente la polpa della patata con la punta di una matita.
Procedere intagliando più profondamente la patata lungo il tratteggio del disegno con un taglierino o con un coltellino, fino a raggiungere l’effetto di un bassorilievo
Le patate mature sono morbide per cui le operazioni di incisione e taglio possono essere compiute anche da bambini alle prime armi con coltelli poco affilati.
Se la patata è molto umida, il consiglio è quello di lasciarla essiccare un po’ all'aria affinché poi possa impregnarsi meglio di colore.

A questo punto il timbro è pronto per essere spennellato con i colori a tempera ed essere usato per decorare e personalizzare biglietti, quaderni, libri o quel che più ci piace.

Che ne pensate?

A noi questo gioco piace tanto perché è semplice, si realizza con materiali economici, riciclando scarti di cucina ed è un ottimo esercizio di manualità per i bambini che impareranno la precisione nell'incisione e la fermezza nei movimenti per ottenere timbrature senza sbavature.

E voi avete mai giocato ai timbri con le patate?
Avete altre idee per riutilizzare patate troppo mature?

Ketty 


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Con questo post partecipo al linky party di cecrisicecrisi

Tradizioni nel cuore

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Probabilmente avrete già capito qual è il nome della mia bimbuzza. Chi mi conosce lo sa bene e soprattutto immagina il perché: Lucia.
Un nome lucente e importante (per me). Il nome della determinazione e della fede, di una Donna che rappresenta la mia città di origine ma è conosciuta in tutto il mondo.
Sapevo che l'avrei chiamata così da sempre: un onore e un dovere verso i miei ricordi da bambina e la città che mi ha visto crescere.

Ho acquistato il libro per bambini con la storia di Santa Lucia quando ancora Bimbuzza era in pancia e oggi che ha 4 anni spesso la vuole leggere o vuole che gliela racconti anche senza libro.
Bimbuzza sa tutto di Lei, di Pascasio (lo ha anche disegnato) e di come è stata martirizzata.


Piccola digressione: spesso si parla delle letture "si" e delle letture "no" per bambini, dei libri con significati "censurabili" (mi viene da ridere!) o con "scene non troppo simpatiche" (aiuto il lupo di Cappuccetto Rosso!!!). 
Pensate che nella storia di Santa Lucia viene descritto (in modo soft ma comunque si capisce) il Suo martirio e l'uccisione che avviene per mezzo di un pugnale!!! La cosa sorprendente (che ripercorre anche la mia esperienza da bambina, dato che la storia veniva raccontata anche a me, senza libro però!!) è la serenità con cui Bimbuzza ha sempre vissuto e affronta la Sua storia, tenendo il quadretto in mano (ebbene abbiamo anche quello!) senza timori o domande strane. Se una storia finisce bene (Lucia sale in cielo ed è felice) il male (in qualsiasi modo venga rappresentato) viene superato, con fede e fiducia.
Questo è l'insegnamento che cerco di dare ogni giorno a mia figlia e farlo per mezzo della Santa di cui porta il nome, è un arricchimento maggiore.

Quasi ogni anno a dicembre (o a maggio per l'ottava di Santa Lucia) ci ritroviamo per le vie di Siracusa a festeggiare la nostra patrona. Chi non è del luogo o non ha mai vissuto questo tipo di tradizioni probabilmente non può capire. Non perché sia impossibile eh...non fraintendete! Ma perché si tratta di un sentimento particolare, tra la gioia e la commozione, soprattutto se si sono richieste e ricevute delle Grazie.

Nonostante i chilometri che ci separano da Siracusa, la mia Bimbuzza prova già i sentimenti con cui sono cresciuta io: ha vissuto le processioni, è stata più volte sollevata dai berretti verdi verso la Statua della Santa e lo scorso dicembre ha persino sfilato con le bambine, vestita di verde e rosso, cantando le canzoncine.

La cosa che mi ha colpito di più è stata la naturalezza con cui ha vissuto la situazione: era già preparata perché ovviamente aveva seguito le vicende dell'abito e glielo avevamo spiegato. Quando ha visto le bambine al centro della processione, è andata verso di loro, le ha prese per mano e alla fine non voleva andare più via. Sembrava le conoscesse da sempre: in realtà eravamo atterrate la stessa mattina in Sicilia!

Mentre la guardavo ho provato tante cose: ho ricordato me da piccola, in trepidante attesa della Santa che attraversava le strade, la gioia di una città che si ferma totalmente per Lei, il ritrovo per le vie con amici e parenti negli stessi angoli di sempre, l'ansia dei fuochi d'artificio, il grido Sarausana Je' (ovviamente Bimbuzza lo grida pure!). Ho ricordato inevitabilmente mio nonno, uomo entusiasta e burlone ma grande devoto di Santa Lucia, mi teneva in braccio e me la indicava tutto contento. 

Ho sentito tanta pace, vedendo la mia bimba felice di essere lì per Santa Lucia: una tradizione che sono riuscita a trasmetterle senza troppi sforzi ma soltanto raccontandole quello che porto nel cuore da sempre.

Voi avete vissuto esperienze simili anche se non necessariamente religiose? 

Vivy

Di poppate, pannolini e ninna nanne...si ricomincia: è in arrivo un bebè!

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Ho aspettato un po' ad annunciarlo, come se nell'intimità della famiglia fosse più coccolato..ma ormai che sono alla 22 esima settimana di gestazione lo posso dire a tutti: nella nostra famiglia arriverà un bebè, proprio nei primissimi giorni di giugno.


Mister G è stato messo al corrente subito della notizia e insieme  a noi sta vivendo questo momento così emozionante.. fa domande, osserva, bacia la mia pancia, che ora comincia a vedersi bene, e aspetta.

Cerco di renderlo il  più partecipe possibile a questa novità, questo cambiamento che coinvolgerà tutti noi e siamo davvero tanto felici.

Felici di ricominciare con un altro piccoletto, di essere uno in più in famiglia, di dare a Mister G la possibilità di stringere un legame inossidabile come quello che si instaura fra fratelli.


Nella mia testa i pensieri corrono velocissimi..penso a come e quanto sarà diversa la nostra vita fra pochi mesi: ritorneranno i pannolini, le poppate notturne,  quelle alla luce del sole, le coliche, i body, la carrozzina e l'ovetto. Magari ritorneranno le occhiaie e la stanchezza, i pensieri del tipo "avrà mangiato abbastanza?" ma ormai lo sappiamo, l'istinto di mamma funziona di più di mille medicine...e quello di bis mamma allora? Chissà se funziona di più...

Vedremo..presto comincerà la nostra nuova avventura in famiglia! Come sto io? Bene!! Mi sento piena di energie e vitalità...cerco di farne tesoro.

Tutto qua, questa è la novità che volevo condividere con voi..adesso non rimane che attendere.

P.S Dimenticavo...so già che sarà un altro maschio! Sarò in netta minoranza, tre uomini e una...donna.

Francy

Alice e il fratellino nel pancione

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Visto che sono una mamma in attesa del secondo bambino ho iniziato ben presto a  documentarmi sulla letteratura infantile che trattasse questo argomento.


Uno dei miei libri preferiti (ma anche di mio figlio) è "Alice e il fratellino nel pancione" di Giorgia Cozza e Maria Francesca Agnelli, edizioni Il Giardino dei Cedri.
Comincio subito col dirvi che il  testo è molto semplice ma allo stesso tempo di grande comunicatività, accompagnato da immagini  altrettanto chiare e colorate.

Mister G ne è rimasto affascinato..Alice parla col pancione della mamma e spiega al fratellino com'è la vita fuori di là. Gli parla di allattamento, dei giochi da fare, dei sorrisi del papà e della mamma. Durante i loro dialoghi il fratellino risponde con calcetti dal pancione, addirittura comincia a fare capriole appena sente la voce della sorellina che torna dalla scuola dell'infanzia.

Questa è in assoluto la parte che mio figlio ama di più..sapere che il suo fratellino lo sente anche al di là della "barriera" che momentaneamente li divide lo affascina molto..lo fa sentire importante e in dovere di spiegare, anche  lui come Alice, cosa succede nella vita di tutti  giorni.


Alice parla anche di coccole che lo aspettano là fuori..e che sarà proprio lei a dispensargliene una grande quantità, come le  canzoncine che lei conosce  e le fiabe che ha imparato grazie alle letture con la mamma. Insomma, scorrendo le pagine, si  scopre un mondo nuovo che ogni fratello/sorella maggiore sta vivendo parallelamente alla gravidanza della mamma, un modo per noi adulti nuovo di approcciarsi a questo periodo.

Ci rilassiamo leggendo questo libro..quasi ogni sera..come se Mister G volesse confermare che tutto è per lui uguale a come lo è per Alice.Ci abbracciamo sul divano leggendolo o nel lettone e proprio come accade alla piccola protagonista, nell'abbraccio caldo e forte siamo...in tre.

Consigliato  a tutte le mamme in attesa del secondo figlio. Della stessa serie già Ketty ci aveva parlato di "Alice sorella maggiore"da leggere subito dopo..

Buona lettura.

Francy

Porta penne da tavolo "amoroso"

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Quasi ogni settimana mio marito compra la ricotta fresca in una fattoria che abbiamo vicino casa. Sa che l'adoro e non posso farne a meno. La uso anche per i dolci o sulla pizza:)))
Inevitabilente, tutte le volte che finisce e mi ritrovo il contenitore in mano, prima di buttarlo nel cesto della plastica mi dico: prima o poi avrò un'idea geniale per riciclare il barattolo e farne qualcosa di carino!!! Tenerlo da parte: NO...si accumulerebbe con le altre mille ciotole dentro gli scaffali ed io sono una a corto di spazio in casa!

Ecco allora l'idea in occasione del San Valentino e soprattutto grazie all'input fornito da Alex di C'è crisi c'è crisi che ha creato un gruppo su FB, The Creative Factory, invitando le blogger creative (e non solo!) a cimentarsi in proposte "Handmade Valentine" per la festa degli innamorati.

Vi presento il mio porta penne da tavolo fatto con il barattolo della ricotta.


Ho speso davvero poco per realizzarlo, sia in termini di tempo sia economici.
Ho solo acquistato (da 0,99cent) alcuni nastri colorati a tema San Valentino e delle mollettine.

Come l'ho realizzato:
- ho avvolto il barattolo con il nastro, incollandolo con la colla a caldo
- il fondo interno ed esterno l'ho coperto con del feltro rosso (dopo averlo ritagliato)
- ho utilizzato lo stesso feltro rosso per rifinire il bordo superiore del barattolo
- ho staccato i cuoricini di legno dalle mollettine e ho creato una decorazione principale, rappresentante i nostri 3 cuori: il mio, quello di mia figlia e quello di mio marito. 
- ho attaccato i cuoricini intorno al barattolo, sempre con la colla a caldo.


La mia bimbuzza non vede l'ora di regalarlo al suo babbo: lo avvolgeremo in carta cellofan richiudendolo con nastrini, cuori e baci perugina.

Voi avete già in mente qualcosa? 

Se siete a corto di idee vi invito a leggere gli altri post creativi delle blogger che hanno partecipato all'iniziativa Handmade Valentine e che sono elencate tutte nel post di inaugurazione di Alex, pubblicando dall'1 al 5 febbraio.

Vivy







Oggi, pubblicano come me:

Silvia di Fancyhollow

Silvia P. di Ma Petite Maison

Cinzia C. di La Gatta sul Tetto

Manuela Fucà di My RoseinItaly

Daniela di Mani di Dani

Handmade Valentine



    

Primo colloquio alla scuola infanzia: emozioni di mamma

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Ieri io e il Marito avevamo il colloquio con le insegnanti di Mister G alla scuola infanzia. Il bigliettino con la comunicazione della data e dell'ora era arrivato già dalla scorsa settimana ed io era da quel giorno che pensavo a come sarebbe stato...

...Come sarebbe stato stare per la prima volta al di là di un tavolo ad ascoltare cosa dovevano dirmi. Lavorando da anni coi bambini, anche se più piccoli di Mister G, solitamente sono io a parlare coi genitori..non mi ero mai trovata ad essere Il Genitore e questo colloquio avrebbe sancito l'inizio della mia carriera da mamma di un bambino che ha appena iniziato il suo percorso scolastico.

Con tutti questi pensieri sono andata a scuola...e mentre aspettavo il mio turno mi sono incantata girovagando per le aule...guardavo i disegni affissi, i lavoretti col pongo, con le tempere e con materiali di recupero.

Mi sono immaginata le mani di mio figlio che lavoravano, cercavo in ogni foglio il suo nome, l'ho immaginato chiacchierare con i compagni, seduto sulle piccole sedie di legno. Ho visto i giocattoli, le costruzioni e gli appendiabiti contrassegnati dalle foto. Ho  respirato per un po' la sua vita di tutti i giorni.

Ho rivisto poi i nostri momenti mattutini, la preparazione della colazione, le chiacchiere e i racconti che si fanno prima di accompagnarlo alla fermata  dello scuolabus...insomma un turbinio di pensieri in pochi minuti. Mi sono resa conto che qualsiasi cosa mi avrebbero detto io sarei stata orgogliosa del mio ometto, di come ha superato gli iniziali periodi di alti e bassi, di quanto l'ho visto crescere in questi mesi, diventare sempre più autonomo e intraprendente.

E poi..sì,la porta si è aperta e su quelle piccole sedie davanti ad un tavolo e alle insegnanti io e Il marito ci siamo seduti davvero...e abbiamo affrontato con soddisfazione la nostra prima prova colloquio.

Momenti indimenticabili che fanno parte della bellissima vita della mamma, dei genitori...Ogni giorno, ogni periodo emozioni nuove.

E voi, come affrontate i colloqui con gli insegnanti?

Francy

Regalo di San Valentino per lui: cartella portadocumenti ad "effetto impressionista"

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Quest’anno, per il mio amore, ho realizzato, con l’aiuto dei bambini, un regalo di San Valentino colorato, romantico, economico e utile: una cartellina portadocumenti personalizzata ad “effetto impressionista”.

Preciso che non so dipingere e che le mie uniche nozioni di pittura risalgono alle lezioni di educazione artistica della scuola media. 

Spennellare, per me e per i miei bambini, è solo un altro modo per rilassarci e trascorrere i pomeriggi in casa.

Per il lavoretto, mi sono liberamente ispirata ad un video pubblicato su youtube da Fantasvale (la pagina facebook è a questo link: https://www.facebook.com/Fantasvale) alla quale faccio davvero tanti complimenti!

Ecco a voi la mia creazione.

Come si fa? Facilissimo.


Occorrente:
- un foglio di cartoncino bristol dimensione A3
- dei colori a tempera o acquerelli
- un pennello a punta sottile ed uno a punta tonda media
- un righello
- una patata
- un coltellino

    Ho piegato a metà il foglio di cartoncino per ricavarne una cartellina portadocumenti poi ho subito cominciato la decorazione.
    Si inizia bagnando la parte inferiore della copertina con dell’acqua e stendendo col pennello
    i colori preferiti. Io ho scelto un fondo giallo e marrone sul quale ho spennellato due tonalità di verde. 
    I colori devono essere molto diluiti con l’acqua.
    Ho preso una cannuccia ed ho soffiato sul colore dal basso all'alto per creare, con il soffio, dei rivoli di colori simili a fili d’erba
    In questa operazione mi ha aiutata mio figlio di 18 mesi che, sotto la mia supervisione, si è divertito a soffiare nella cannuccia colorata.  Una volta terminati i fili d’erba, tenendo la cartellina ben ferma sul tavolo, con la collaborazione di mia figlia ho tamponato l’acqua in eccesso sul prato con della carta assorbente e asciugato il dipinto con un asciugacapelli.
    E’ arrivato allora il momento di dipingere i fiori. 
    Per l’occasione romantica, non potevo che scegliere fiorellini di fantasia a forma di cuore che ho semplicemente stampato sulla cartellina con l’aiuto di un timbro fai-da-te creato con una patata (per chi non conosce i “timbri – patata”, le istruzioni di realizzazione sono qui).
    A quel punto ho perfezionato il dipinto con qualche dettaglio: i contorni dei cuoricini con punta di rosso più scuro e qualche gocciolina piccolissima di giallo, le foglioline verde scuro e il contorno della copertina di azzurro chiaro.
    Dopo aver dipinto le righe centrali della copertina (quelle dove di solito si scrive il contenuto della cartella portadocumenti) ho dipinto le iniziali di mio marito in alto a destra.
    Come dicevo, nella pittura sono una dilettante allo sbaraglio e in più ho lavorato con due bambini che si alternavano fra le mie braccia. 
    Le sbavature non mancano ma sono sicura che mio marito apprezzerà l’impegno e sarà felice di utilizzare in ufficio questa cartellina portadocumenti frutto delle mani dell’amor coniugale e dell’amor filiale.


    Felice San Valentino a tutti noi, ricordandoci sempre quel bellissimo proverbio arabo "Lancia il tuo cuore davanti a te e corri a riprenderlo!" (segui il cuore, non avere paura di osare in amore!).


    Ketty

    Il mistero delle fiabe divorate

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    Il mistero delle fiabe divorate - Kite edizioni
    Autore : Carolina D’Angelo
    Illustratore : Andrea Rivola
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    Kite edizioni libri
    Il genere “giallo” , ormai è riconosciuto, è uno dei preferiti del popolo dei divoratori di libri del mondo.

    Voi a che età avete avuto il primo approccio col genere?

    Mia figlia a quattro anni compiuti da quando, in occasione del compleanno, la sua amichetta le ha regalato il libro per bambini “Il mistero delle fiabe divorate”.
    E’ un racconto avvincente che mi piace definire un “giallo” perché inizia con un delitto misterioso e termina con la scoperta
    del malfattore. Naturalmente il tutto è in “formato bambino e fantasia”.

    Il delitto commesso è un furto di non poco conto per l’immaginario collettivo dei bambini, un furto che rischia di sconvolgere il finale delle favole più belle. Il ladro misterioso, infatti,  ruba ogni bontà culinaria agli eroi delle fiabe, lasciandoli nell'incertezza: Biancaneve resta senza mela, Giacomo senza fagioli magici, Cenerentola senza zucca e così via. Ma senza il morso della mela come potrà Biancaneve conoscere il suo principe azzurro? E Cenerentola senza zucca che si trasforma in carrozza, come potrà raggiungere il principe al castello?

    Potete immaginare la tensione nel piccolo lettore, abituato ad ascoltare le fiabe classiche sempre con la stessa trama e gli stessi riferimenti. Mia figlia, dopo la lettura delle prime pagine, è rimasta rapita dal senso del mistero.

    racconti di Carolina D'AngeloNel libro il punto di vista del bambino è rappresentato da Giovanna, la bimba che possiede i libri di favole oggetto di furto. E’ lei ad accorgersi del furto quando una notte sente provenire dalla libreria le voci dei protagonisti delle fiabe che si lamentano  di essere stati derubati.  
    E’ lei che decide, con determinazione, di intervenire per scovare il ladro, superando anche qualche piccola paura perché in fondo non sa nulla di questo ladro, potrebbe essere anche un mostro famelico e spaventoso.
    La paura non la ferma e Giovanna cerca il ladro in ogni libro finché svela il mistero: è proprio il protagonista di una delle fiabe che, in preda a fame e golosità, ha valicato i limiti del proprio libro e si è intrufolato negli altri libri.

    Che fare per fermarlo? Si potrebbe ricorrere alla magia o forse è meglio mettere in pratica le sagge parole della mamma: “Le bacchette magiche esistono solo nelle fiabe. Tu, piuttosto, usa il cervello!

    E così Giovanna, nel buio della notte, viene illuminata da un’idea arguta: visto che il gigante è affamato, la soluzione è offrirgli del cibo. Certamente si sazierà a volontà se troverà dei ricettari pieni di immagini di pietanze prelibate…

    La trama del libro è molto originale, come lo sono le immagini dai colori e dalle linee chiare e definite, un piacere per gli occhi.

    Ho trovato questa lettura coinvolgente e interessante. L’ho vissuta anche come un esperimento giocoso, gustandomi le reazioni di mia figlia di quattro anni dinanzi allo sconvolgimento delle fiabe classiche che per i bimbi sono come un’istituzione,  “l’ordine costituito”.

    Ho adorato l’idea degli autori di riconoscere una vita ai libri. C’è qualche bambino che non ha pensato, per un solo istante, che i personaggi delle favole potessero materializzarsi fuori dalle pagine di carta e parlare dagli scaffali della libreria? Nei personaggi dei libri c’è tanta immedesimazione e questo li rende “vivi”.

    Mi è piaciuto anche il messaggio finale della storia che segna un passaggio sentito dalla mia bimba: i problemi non si risolvono con la magia ma con l’iniziativa personale, magari ascoltando i suggerimenti di mamma.

    Buona lettura!


    Ketty

    Influenza in gravidanza: oh no, ci sono cascata!

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    Ebbene sì qualche giorno fa, all'improvviso, ho sentito brividi lungo la schiena e freddo..freddissimo. Questa sensazione andava a peggiorare la mia condizione già precaria: raffreddore e leggero mal di gola.

    Con un po'di timore sono andata a prendere il termometro,responso: 38.4

    "Oh nooooo!"è  stato il mio primo pensiero, non l'ho potuto esternare perchè ho scoperto di avere la febbre all'una di notte e quindi non mi pareva il caso di urlare.


    Ok, niente panico. Ho portato sul  comodino una bella brocca d'acqua e un bicchiere (essere idratati durante un rialzo della temperatura corporea è fondamentale) e poi..ho fatto mente locale sulle mie conoscenze di rimedi naturali da usare subito.

    RIMEDIO 1. CIPOLLA E ZUCCHERO

    Mi sono ricordata di aver letto da qualche parte che questo  rimedio naturale fungeva da antipiretico ed ho provato: tagliare a metà una cipolla, effettuare al suo  interno un buco profondo e riempirlo di zucchero. Attendere un paio d'ore che  si formi un liquido mieloso e somministrarlo a cucchiaini ogni due-tre ore.
    Visti  i tempi lunghi di preparazione e la mia febbre a ridosso dei 39 gradi ho preso inizialmente del paracetamolo (che, in gravidanza, si può  assumere) e ho deciso di prendere l'estratto di cipolla e zucchero nei momenti successivi. Come sempre l'utilizzo di rimedi naturali non deve mai sostituirsi ai medicinali, che servono e ci aiutano.

    Devo dire che è davvero un'ottima soluzione..già dal mattino l'ho presa visto i miei 37.8 gradi..il sapore è buono e l'effetto non tarda ad arrivare, nel giro di un'oretta è scesa a 37.1. Adatto a tutte le età questo estratto può davvero essere utile quando abbiamo la febbre.

    RIMEDIO 2. GARGARISMI CON ACETO BIANCO

    Visto che la mia gola era sempre più dolorante ho provato anche questi. Di sapore non sono piacevoli, ma hanno un grande effetto disinfettante e antibatterico. Ogni 4 ore facevo sette-otto gargarismi con aceto bianco e ne ho tratto un gran giovamento. Il fastidio e dolore alla gola nel giro di  un paio  di  giorni è sparito.

    Ovviamente ho alternato questi nuovi rimedi ad i miei abituali: tisana aglio e limone per antibiotico delle vie respiratorie e cipolla e miele per la tosse grassa.

    Come è finita? Beh, la febbre è sparita in un paio di giorni, il resto è molto migliorato e ormai  quasi del tutto scomparso..Un po'di spossatezza è rimasta ma non mi lamento, in fondo con solo una dose di paracetamolo e l'aiuto fondamentale di Madre Natura coi suoi prodotti..me la sono cavata.

    La gravidanza procede senza altri intoppi  e il mio piccolo ometto scalcia alla grande. Quindi sorrido e vado avanti..
    Buona Settimana!
    Francy



    Cover per il cellulare fai da te: Frozen e principesse Disney

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    Ok lo so, mi sono fissata e sta diventando una mania. Il carnevale ha poi amplificato tutto: è da un mese che si lavora a maschere, carri, borsette ecc (a tema Frozen) e cosa c'entra adesso la cover per il cellulare?



    Ho scoperto che realizzare tutte queste "cosine" mi rilassa un sacco e mi piace tanto. Purtroppo Bimbuzza può farmi da aiutante solo per alcune cose, essendo lavori un po minuziosi e precisi...In ogni caso, faccio tutto per lei...perché anche se ancora non ha il cellulare, queste cover sono proprio carine da tenere in camera...Sembrano delle bamboline!




    Come al solito, ho scovato l'idea su Pinterest. Mi piace misurarmi con quel social, diventa quasi una sfida: trovo l'idea che fa per me e cerco di realizzare una mia variante con i mezzi che ho a disposizione in casa, studiando il modo di procedere e utilizzando tanta colla a caldo (non so cucire).

    Mi sono innamorata subito delle cover di feltro delle Principesse disney e...incredibile!!! C'erano tutte tranne Elsa.
    Eh no!!
    Noi vogliamo Elsa...ormai abbiamo tutto di lei!! 


    Come ho fatto

    Innanzitutto ho creato la piccola busta di feltro in base alla misura del cellulare: dopo aver incollato la parte laterale e il fondo, l'ho girata al contrario. 

    Per aiutarmi ho disegnato su carta, in base alla dimensione della mia cover, le parti di Elsa: i capelli, il viso, le braccia, l'abito.



    Ho poi ritagliato i pannolenci colorati ripercorrendo i disegni fatti su carta e li ho attaccati tra loro e poi sulla bustina. Per es: i capelli vanno attaccati al pannolencio rosa del viso e poi insieme vanno incollati sulla bustina porta cellulare.



    Era la prima volta che realizzavo una cosa del genere per cui ho fatto alcune prove e, grazie al materiale che avevo in casa, ho impreziosito l'abito con nastri e paillettes: ho fatto anche le maniche dell'abito ad Elsa da cui sbuca la mano e la parte del vestito azzurro l'ho avvolta da un nastro di organza bianco.

    Ci sono alcuni difetti ma non si notano.



    A questo punto...mi sono fatta prendere la mano e, su richiesta di mia sorella, ho realizzato quella di Ariel, la Sirenetta. Non avevo il verde adatto per la pinna ma mi sono arrangiata.

    Questa volta, sono andata più veloce perché più consapevole del procedimento e certi errori li ho evitati.

    Bimbuzza non accetta che utilizzi io quella di Elsa quindi mi è toccato farne un'altra...e ho scelto Biancaneve!



    Avendo acquisito il metodo, sono stata molto più veloce...ma direi che almeno un'ora e mezza ci vuole tutta...perché disegnare le varie parti, ritagliarle e poi incollarle è un lavoro non da poco. 



    Per Biancaneve mi sono sbizzarrita ancora di più perché ho fatto la gonna col metodo del tutù (stesse istruzioni delle borse di Frozen). Ho usato un nastrino (di quelli per i pacchi regalo) e ho attaccato lì tutti i nodi di tulle.

    Il fiocco rosso in testa l'ho fatto di paillettes...e ovviamente mi sono bruciata tutte le dita...



    Allora??? che ne dite delle mie Cover Principesche??? A questo punto completo la collezione con Cenerentola e Bella addormentata!!!

    Una cosa che manca e che aggiungerò presto è la chiusura in alto per non fare uscire il cellulare: pensavo a un bottoncino o allo strap.
    Voi cosa consigliate!? 

    Vivy



    Muffins: un gioco da … bimbi e Bimby

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    muffin bimbyUn sabato d’inverno congelato dalle intemperie.

    Un invito a cena a casa di amici e nessuna voglia di uscire di casa per andare a comprare qualcosa da portare agli amici.

    Due bambini e una mamma desiderosi di giocare insieme e una dispensa abbastanza rifornita.

    Secondo voi tutte queste circostanze quale trama hanno intessuto?

    La preparazione di un dolce, naturalmente.

    Preparare un dolce
    con i bambini era la soluzione per divertirmi con loro e avere qualcosa di buono da offrire alla famiglia ospitante.

    Siamo andati sul sicuro e abbiamo preparato dei gustosissimi muffins al cioccolato con cuore di gianduia e smarties.

    muffins con cuore di gianduia
    Gli ingredienti
    Miss Energy con cappello da cuoca e grembiulino ha preparato l’impasto con un grande alleato: il Bimby. Per chi non lo conoscesse ancora, il Bimby è un robot da cucina che consente di preparare in modo comodo e veloce ogni bendiddio. Naturalmente si possono ottenere le stesse pietanze anche senza robot ma vi assicuro che il Bimby fa risparmiare fatica e guadagnare tempo. 



    in cucina con i bambiniInoltre è così pratico da usare che anche mia figlia di 4 anni, sotto la mia supervisione, lo sa utilizzare.
    Oggi con l’occasione di programmarlo, ha anche imparato nuovi numeri, digitandoli sul display, per la serie “uniamo il dilettevole all’utile”.

    Esecuzione della ricetta

    Ecco come si preparano i muffins con il Bimby (la ricetta è mia, è una versione leggermente rivisitata di quella proposta dal ricettario ufficiale).

    Scaldare a 37 gradi 100 grammi di latte per due minuti con velocità delle lame 1
    Aggiungere 125 grammi di burro morbido, 150 grammi di zucchero di canna, 2 uova e mescolare per 15 secondi con velocità lame 5.
    Aggiungere 300 grammi di farina, 40 grammi di cacao amaro e una bustina di lievito e mescolare per 30 secondi a velocità delle lame 5.

    Versare l’impasto negli stampini. Io ho utilizzato quelli di alluminio nei quali però ho alloggiato i pirottini di carta forno (preferisco sempre evitare il contatto diretto fra alimenti e alluminio).

    L’impasto si dispone così: versare una cucchiaiata sul fondo, aggiungere un cucchiaino di crema di gianduia, coprire con un’altra cucchiaiata di impasto e infine decorare con gli smarties colorati.


    Muffins in 20 minuti

    Infornare per 20 minuti, forno ventilato a 180 gradi.

    Durante la veloce preparazione, anche Curious Kid ha avuto modo di divertirsi, manipolando in una sua personale ciotolina alcuni ingredienti di diversa consistenza (gioco tattile) e restando stupito ai segnali acustici del Bimby.

    La mia ricetta universale è ormai consolidata:


    Due bambini curiosi
    pochi ingredienti gustosi
    e un buon palato:
    anche in cucina il divertimento è assicurato”.


     (Non vi dico quanto mi ha presa in giro mio marito per questo finale di post)

    Ketty

    Una lettura per imparare a rispettare l'ambiente: il libro della Terra

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    Il libro della Terra, Todd Parr, Il battello a vapore Piemme


    Il nostro giro in biblioteca, questo mese, ci ha portato a scegliere un libro con un argomento totalmente diverso da quelli fin'ora trattati.

    Non c'è una storia, non un personaggio principale, non la trama solita..ma si parla della Terra. Sì, proprio della Terra con la T maiuscola, il  nostro pianeta. Il rispetto dell'ambiente con tutto ciò che ne compete è  un argomento che mi sta a cuore e che voglio tramandare sin da adesso a Mister G.

    Con questo libro abbiamo fatto centro: poche pagine, concetti brevi, immagini grandi e colorate.
    Cosa vuol dire rispettare  l'ambiente? Voler bene alla Terra? Vuol dire compiere delle piccole grandi azioni quotidiane che ci aiutano a non inquinare, risparmiare energia, risorse e proteggere gli  esseri viventi che la abitano.


    Come spiegarlo ad un bambino? Semplicemente sfogliando questo libro che altro non è che una specie di decalogo delle buone azioni da compiere giornalmente come: buttare i rifiuti nel cestino  stando attenti a differenziarli, scrivere su entrambi i lati del foglio  di  carta per non consumarne troppa, riutilizzare gli avanzi di cibo, non tenere il rubinetto aperto mentre si lavano i  denti ecc..ecc..

    Per un bambino poco più che treenne come il mio dei passaggi logici non sono stati scontati:  "mamma, perchè se consumo meno carta gli alberi stanno meglio?" Niente panico..la lettura ad alta voce serve anche a questo: spiegare. I nostri dieci  minuti di lettura in questo modo sono diventati mezz'ora abbondante abbracciati nel lettone, mentre gli spiegavo come  nasceva la carta e l'importanza del risparmio energetico. La mente dei bambini ha sete di conoscere e a volte, anche concetti che per noi sembrano difficili da spiegare, per loro non sono altro che un altro piccolo scalino per crescere,per capire, per mettere in pratica.

    Il  carattere più scientifico di questa lettura ha affascinato mio figlio in modo impressionante e spesso mi chiede di rileggere il libro.

    Uno spunto interessante per affrontare un argomento utile per tutti..anche per gli adulti.
    Che ne  pensate?
    Francy
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